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Gino Sarfatti: il grande mago della luce

Alla fiera ARCH di Mosca si è tenuto un seminario,dedicato a Gino Sarfatti - uno dei più grandi ingegneri dell'illuminazione del secolo scorso Gino Sarfatti può essere definito il padre del design della luce moderno. I modelli da lui creati nel secolo scorso sono ancora in produzione, di successo e considerati alla moda. Le sue creazioni sono servite e continuano a servire da ispirazione per molti designer eccezionali. Come ha raggiunto una tale fama? E chi è? Gino Sarfatti, il più grande lighting designer italiano, è nato il 16 settembre 1912 a Venezia. Il padre era a capo di un'azienda di successo, la madre apparteneva alla famiglia Zuccoli di Trieste. Hanno creato tutte le condizioni per il benessere finanziario e l'educazione dei bambini. Nel 1930 Gino Sarfatti entrò alla Facoltà di Ingegneria Aeronautica dell'Università di Genova. Nel frattempo, la situazione politica nel Paese cominciò a peggiorare bruscamente e cinque anni dopo, quando Sarfatti aveva solo 23 anni, l'attività di suo padre fu distrutta a causa delle sanzioni imposte in Italia. A causa di problemi finanziari dovette abbandonare gli studi e trasferirsi a Milano. Nel febbraio 1939 Gino fondò l'azienda di illuminazione Arteluce. A Milano, in Corso Littorio (oggi Corso Matteotti), viene aperto il primo punto vendita dell'illuminotecnica Arteluce. Nello stesso anno sposò Yolanda Marazza.Nel 1943, a causa della stretta fascistaA causa del regime di leggi nazionaliste e dei continui bombardamenti su Milano, la famiglia Sarfatti fu costretta a trasferirsi in Svizzera. Ma subito dopo la liberazione dell'Italia dal regime di Benito Mussolini, Gino tornò a Milano e iniziò a modernizzare l'azienda. Nel 1953, il negozio milanese Arteluce fu completamente trasformato da Marco Zanuso e attirò l'attenzione internazionale. E già nel 1954, alla decima mostra della Triennale di Milano, i modelli 1063 e 1065 furono premiati con il Grand Prix, e il modello 559 vinse il Compasso d'Oro ADI. L'anno successivo Sarfatti riuscì a ripetere questo successo con il modello 1055. Nel 1962 Vittorio Vigano progetta il nuovo negozio Arteluce in Via Della Spiga a Milano. Le grandi cose richiedono duro lavoro. Dal 1949 alla produzione al dettaglio di lampade progressive si affiancano commesse internazionali e progetti su larga scala: il design delle navi da crociera Michelangelo e Raffaello, la realizzazione dell'installazione “nuvola” Nuvola per il teatro Regio di Torino. Alla fine del 1973 Sarfatti decide di vendere Arteluce a Flos e di ritirarsi a vivere nella sua casa di Griante sul Lago di Como. Gino Sarfatti muore il 6 marzo 1985 e l'azienda Flos continua a produrre le lampade da lui create. E sono ancora all'apice della moda. Quest'anno, a maggio, alla fiera ARCH di Mosca, è stata creata un'esposizione in cui sono stati presentati i modelli più eccezionali del genio del lighting design. Inoltre per tutti gli interessati si è tenuto un seminario dedicato al lavoro di Gino Sarfatti, organizzato dall'ufficio di rappresentanza ufficiale dell'azienda Flos in Russia - la società Archistudia. È sorprendente quanto il secolo scorso sia stato ricco di invenzioni ingegneristiche e di design. SECONDO FLOS FACTORY E AZIENDA ARCHISTUDIA

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